Viaggiare, si può?

Credo che in questo momento sia la domanda più comune tra tutti gli appassionati di viaggi. Si può viaggiare?

C’è molta disinformazione a riguardo e le notizie sono spesso poco chiare. La verità è che le partenze all’estero sono consentite, anche per turismo, basta solo sapere dove e come. 

Da giugno 2020 i paesi europei hanno riaperto i confini, ripristinando la libera circolazione nell’area Schengen. Chiaramente le regole da seguire non sono poche, attualmente gli spostamenti da/per l’estero sono regolati dal DPCM 2 marzo 2021 (Qui potete trovare il testo https://www.governo.it/sites/governo.it/files/DPCM_20210302.pdf). 

Tutte le misure contenute nel decreto sono state prorogate fino al 30 di aprile, tramite il Decreto legge del 1 aprile.

Viaggiare, si può.

Dove e come: 

Il testo prevede cinque diversi elenchi con limitazioni diverse: 

Elenco A: Viaggi all’estero per turismo senza limitazioni (se non quelle eventualmente imposte dai due Stati per l’ingresso nel loro territorio) sono consentiti verso San Marino e Città del Vaticano.

Elenco B: Si può viaggiare all’estero per turismo – da/per i Paesi dell’elenco B, considerati a basso rischio epidemiologico. Al momento, purtroppo nessun paese rientra nei parametri.

Elenco C: Viaggi all’estero con quarantena e tampone.

In base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per gli stati dell’elenco C sono consentiti senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo.

Al rientro in Italia, però, in base alla nuova Ordinanza del Ministero della Salute, firmata il 2 aprile 2021, chi ha soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti in uno dei Paesi dell’elenco C, oltre a compilare un’autodichiarazione, deve obbligatoriamente sottoporsi a test molecolare o antigienico 48 ore prima della partenza. Il test va effettuato a mezzo di tampone e deve essere risultato negativo. 

Indipendentemente dall’esito del test, coloro che rientrano dai Paesi dell’elenco C sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e sono tenuti a rispettare un periodo di quarantena di cinque giorni, da effettuarsi presso la propria abitazione o dimora, previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio  nazionale  al  Dipartimento  di  prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Alla fine dei cinque giorni, bisogna effettuare un nuovo test molecolare o antigienico. Solo in caso di soggiorno / transito nel Tirolo, nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia, il periodo di isolamento fiduciario è pari non a cinque ma a quattordici giorni.

I Paesi che al momento rientrano nell’elenco C sono:

  • Austria
  • Belgio
  • Bulgaria
  • Cipro
  • Croazia
  • Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia)
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
  • Germania
  • Grecia
  • Irlanda
  • Israele  (dal 7 al 30 aprile passa dall’elenco E al C)
  • Lettonia
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Malta
  • Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
  • Polonia
  • Portogallo (incluse Azzorre e Madeira)
  • Regno Unito (dal 7 al 30 aprile passa dall’elenco E al C)
  • Repubblica Ceca
  • Romania
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna (inclusi territori nel continente africano)
  • Svezia
  • Ungheria
  • Islanda
  • Norvegia
  • Liechtenstein
  • Svizzera
  • Andorra
  • Principato di Monaco

Elenco D: Viaggi all’estero fuori dall’Europa.

Non solo Paesi dell’Unione Europea e Schengen. Da agosto 2020, i viaggi per turismo sono possibili anche in alcuni Stati esteri considerati a basso rischio epidemiologico.

In questo caso, al rientro in Italia è obbligatorio compilare un’autodichiarazione e sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni. Si può raggiungere la propria abitazione solo con mezzo privato.

Tra i Paesi che attualmente figurano nell’Elenco D troviamo:

  • Australia
  • Nuova Zelanda
  • Repubblica di Corea
  • Ruanda
  • Singapore
  • Thailandia

Elenco E: Paesi in cui non si può andare.

Viaggi vietati per turismo nel resto dei Paesi del mondo. Tutti gli Stati che non compaiono nei precedenti elenchi, infatti, rientrano nel gruppo E, che individua i territori ritenuti a maggior rischio. Quindi, ad esempio, non si può andare (se non per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza o rientro presso il proprio domicilio) in Brasile e in Giappone. 

Avere le idee un po’ più chiare riguardo ai viaggi all’estero mi auguro possa aiutare qualcuno a scegliere la meta della prossima partenza. Ogni giorno è un buon giorno per decidere di viaggiare. Anche in questo periodo, con le dovute cautele, è possibile concedersi un po’ di libertà. 

Marco Laudani

Altri Articoli del Blog

Colazione macrobiotica

Colazione macrobiotica

Riprendiamo il nostro percorso macrobiotico parlando del pasto più importante della giornata: la colazione macrobiotica. La colazione può essere l’occasione per mangiare un cereale integrale

Marostica

Marostica

Da anni la prima settimana di settembre il mio lavoro mi porta a Marostica, uno dei complessi medievali più importanti del Veneto. Mi sono innamorato

alzati c'è il sole

Le 7 condizioni della salute

Un file PDF gratuito contenente le 7 condizioni della salute

Restiamo in Contatto

Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato

SEGUIMI SU INSTAGRAM
@ALZATICEILSOLE