Durante le vacanze di Natale ho finalmente visto Encanto, il nuovo film di animazione Disney. Una bella favola con un messaggio chiaro e importante: ciascuno di noi ha almeno un talento. Possederne anche uno solo, ma scoprirlo e farlo fruttare, vale più che averne tanti e tenerli nascosti.
Contemporaneamente sto ultimando di leggere “Il mandala della vita” scritto da Franco Berrino e Enrica Bartolazzi, testo di cui sicuramente vi parlerò nei miei prossimi articoli. Il parallelismo tra la quinta legge (comprendi il senso della tua vita) citata nel libro ed Encanto è stato immediato. Tra le mie parole si intrecciano quelle degli autori.
“Devi assumerti le tue responsabilità per esistere qui […], devi imparare a rendere importante ogni tua azione dal momento che sarai qui solo per un breve periodo. […] Fai sì che ognuna delle tue azioni sia come se fosse la tua ultima battaglia sulla Terra. (Don Juan al suo allievo Carlos Castaneda, Viaggio a Ixtlan)
Il nuovo film Disney pone attenzione sui “talenti” dei protagonisti, poteri magici da cui derivano, chiaramente, grosse responsabilità. Tra questi Mirabel non possiede alcun potere “certificato”. Una serie di eventi porterà la protagonista a riconoscere le proprie doti e a metterle al servizio degli altri.
Il talento è una cosa rara. Non si acquisisce, ci si nasce. È una predisposizione naturale. Oggi chi ha talento è una persona che eccelle in qualcosa con un dono che la rende speciale, diversa.
“Hai scelto di vivere, di accettarti, di essere unico, uno. Ora realizzati. Sviluppa al meglio, nel lavoro, nelle relazioni, in tutti gli altri ambiti della vita, le tue potenzialità. Sii fecondo, dona e donati, servi con gioia e gratitudine. Pensati in grande: sei tanto”.
Sei certo di conoscere il tuo talento?
Qui puoi leggere il mio ultimo articolo.